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Sceglire le parole chiave

Quando parliamo di parole-chiave di un sito diciamo una cosa che ha un senso molto più ampio di quello che normalmente si intende. Pochi studi affrontano questo tema ma ritengo che sia fondamentale per avere successo in fase di indicizzazione e di posizionamento di un sito web.

Non stiamo qui parlando della meta-keywords (che tratteremo più avanti), quanto piuttosto di un insieme di testi (che comprendono anche le meta-keywords) che servono per definire, caratterizzare e quindi pubblicizzare e rendere visibile un sito web.

E’ anche bene distinguere tra sito e ‘pagine’ di un sito.

I motori di ricerca infatti non indicizzano mai dei ‘siti’, ma delle ‘pagine’ di un sito (questo è un concetto che bisogna sempre avere chiaro in mente).. Un sito può essere composto da 3 pagine (anche da una sola pagina) o anche di 10.000 pagine (e anche più) e raramente un sito di centinaia o migliaia di pagine viene indicizzato in tutte le sue pagine.

Quando si costruisce e si pubblica ogni singola pagina di un sito web bisogna essere consapevoli del fatto che questa pagina avrà più possibilità di essere trovata da un utente di un motore di ricerca se ha una sua ‘identità’ e questa identità non è data solo dal titolo della pagina, dai testi che contiene, dalle tag html che la caratterizzano o dal tipo di siti che la linkano, ma è dato da tutto questo insieme di fattori; se tutti questi fattori concorrono nella giusta direzione, la pagina we avrà molte più probabilità di essere indicizzata e ben posizionata nelle SERP (Search Engine Page Results) di un motore.

Mettiamo quindi il caso che stiamo cercando di dare visibilità a un sito di bricolage e che all’interno di questo sito abbiamo pubblicato delle pagine che trattano di giardinaggio. E’ evidente che queste pagine debbono essere trovate principalmente dagli utenti che sono interessati al giardinaggio (e non al bricolage in genere). E’ quindi fondamentalmente sbagliato riferirsi a queste pagine come se fossero un’appendice del sito principale (che parla genericamente di bricolage). Bisogna fare sì che queste pagine siano in qualche modo ‘autonome’ e che quindi vengano considerate come dei siti ‘a sé’. Proprio per questo è necessario concentrarsi su poche parole-chiave che si considerano fondamentali per il proprio business (anche se si tratta di un business no profit) . Individuare queste parole-chiave non è affatto difficile: Mettiamo che la pagina in oggetto venda rastrelli; è evidente che bisogna concentrare la propria attenzione sulla ‘vendita’ e sul prodotto venduto ‘rastrelli’. Qualsiasi distrazione da questo focus potrà portare a un calo del posizionamento della pagina stessa dal momento che essa non parla genericamente di bricolage, non parla genericamente di giardinaggio e non parla nemmeno genericamente di rastrelli, ma parla specificamente della vendita di rastrelli online: quindi si identifichino alcune parole-chiave o frasi-chiave che possono essere particolarmente attinenti e poi si proceda a inserirli nei punti più importanti del sito.

Questi punti sono:

1)      l’url della pagina; per esempio www.bricolage.com/rastrelli/vendita_rastrelli.html

2)      il titolo della pagina; per esempio: vendita rastrelli online, o anche semplicemente. Vendita rastrelli

3)      le META Keyword: vendita rastrelli, rastrelli, vendita rastrelli online, dove comprare rastrelli, comprare rastrelli, rastrelli prezzi scontati etc

4)      La META description: vendita di rastrelli online in tutta Italia; rastrelli a prezzi scontati e assistenza online.

5)      e soprattutto, il contenuto della pagina stessa, ovverosia le parole e le frasi che sono leggibili dall’utente una volta visualizzata la pagina. Deve quindi essere cura di chi si dedica alla redazione dei contenuti delle pagine il fare in modo che le key-word e key-phrase principali siano contenuti nel corpo del testo del sito, in una misura che non sia eccessiva, ovverosia che non ecceda la loro naturale presenza in un testo non ‘pensato’ per un motore di ricerca (tornando quindi al tema della ‘naturalezza’ che abbiamo già citato).

I meta tag (o anche le metatag) servono per fornire informazioni supplementari su un una pagina web in una forma standardizzata che solo i motori di ricerca possono leggere, ma che non possono essere viste sa un essere umano durante la visualizzazione da browser; per questo esse sono particolarmente importanti per il posizionamento e l’indicizzazione nei motori di ricerca.

Le meta (le chiameremo così per comodità) fondamentali per l’indicizzazione di un sito in un motore di ricerca sono 3

Title (titolo)

Keyword (parole-chiave o frasi-chiave)

Description (la descrizione del sito appunto)

Agli albori dell’internet commerciale (diciamo alla fine della prima metà degli anni ’90) le Meta erano di fondamentale importanza per il posizionamento e l’indicizzazione nei motori di ricerca. In quel periodo, aleggiava  una grande fiducia nei confronti dei proprietari dei siti web (che venivano genericamente definiti ‘webmaster’) e si pensava quindi che la descrizione che essi davano del proprio sito fosse la più attinente possibile e fosse quindi la più grande risorsa che un motore di ricerca avesse per cercare di classificare e di posizionare siti e pagine web (a dire la verità, oltre a un discorso di fiducia c’erano poche alternative a questo sistema)..

Le cose però non sono andate come si credeva e poco dopo l’introduzione delle META e la loro canonizzazione nella lettura che ne facevano i motori di ricerca, tanti webmaster cominciarono a ‘ingannare’ i serach engine inserendo nelle META (titolo, descrizione e keyword) delle informazioni che non erano affatto attinenti con i contenuti del sito ma che semplicemente erano finalizzate a ottenere il più grande traffico possibile, ovverosia il più grande numero di utenti (soprattutto: nuovi utenti) per poi ‘dirottarli’ su prodotti che nulla avevano a che fare con le suddette META, Tipici erano i casi di siti che inserivano META riguardanti musica ed MP3 e che poi di fatto pubblicizzavano altri prodotti (pornografici, videogames o altro ancora). Questo fenomeno durò per lungo tempo e dobbiamo ringraziare Google (che cominciò a operare nel 1998) per avere posto fine a una situazione di fiducia malriposta che portava nella maggior parte dei casi a una grande insoddisfazione da parte degli utenti.

Google – seguito più o meno presto dagli altri motori di ricerca leader -  prese sempre meno in considerazione le META, in quanto queste potevano appunto essere ‘sfruttate’ illegittimamente dai webmaster/proprietari di siti per fare visualizzare il proprio sito con parole-chiave o frasi-chiave che nulla avevano a che fare col sito stesso. Non è quindi scorretto dire che l’importanza delle META è oggi cento volte più piccola di quella che era un tempo, ma non per questo bisogna pensare che le META non abbiano più alcun valore e per diversi motivi.

1)      molti siti sono composti da sole immagini (tipicamente i siti in tecnologia FLASH) e in questi casi, anche i search engine più avanzati (come Google ad esempio) utilizzano le META per dare delle descrizioni che altrimenti non potrebbero essere desunte dal corpo delle pagine (dal momento che queste comprendono solo o soprattutto immagini).

2)      Inserire delle META correttamente significa dare a un motore di ricerca la comunicazione che il sito in oggetto è ben fatto, curato anche nei dettagli della compilazione del codice HTML e quindi degno più di altri di essere indicizzato e posizionato.

Se è quindi vero che non è più possibile affidarsi alle META per ottenere i risultati desiderati nei motori di ricerca è anche vero che non bisogna affatto sottovalutarle, non solo perché anche gli spoder come Google controllano come sono state compilate queste TAG, ma anche perché molti altri motori di ricerca (anche se questi hanno un traffico ridotto rispetto ai moori di ricerca leader) le prendono ancora in considerazione in fase di indicizzazione e di posizionamento.

1) La descrizione

La descrizione non deve essere troppo lunga; 50 parole possono già essere considerate un numero-limite; le descrizioni più corte sono più efficaci in alcuni motori. È saggio inserire le parole-chiave anche nella descrizione, non trascurando però la forma grammaticale e il significato, deve cioè essere una frase di senso compiuto. In sostanza, la descrizione non deve essere un’accozzaglia di parole e aggettivi ma deve essere una frase di senso compiuto intelligibile da un essere umano.

2) Le parole-chiave

Le parole-chiave inserite nelle apposite META debbono essere effettivamente attinenti con i contenuti del sito. Nel caso in cui queste keyword siano estranee ai contenuti del sito (e si intendano qui i contenuti del testo delle pagine) è facile che l’effetto sia negativo. Ovverosia: è vero che i motori di ricerca di tecnologia moderna (post Altavista, diciamo) non considerano primariamente le parole-chiave inserite nelle META per ‘capire’ di che cosa tratta il sito stesso (o meglio, la pagina del sito stesso)  ma è altrettanto vero che se queste sono in contraddizione o anche solo non attinenti con quanto contenuto nel testo della pagina  l’effetto è seriamente negativo e il sito può essere penalizzato.

Il consiglio è quello di non inserire più di 10 keyword per pagina, dal momento che difficilmente una pagina web può abbracciare seriamente più di dieci argomenti e un altro consiglio utile è quello di separare le keyword da una virgola e non da uno spazio. La separazione con lo spazio è caldeggiata da molti ma è un grave errore dal momento che spesso delle keyword sono composte da più parole e quindi si tratta di key-phrase. In questo caso, l’utilizzo dei soli spazi non farebbe capire quando le keyword debbono essere lette singolarmente o quando debbono essere lette come facenti parti di una keyphrase. Lo spazio tra una virgola e l’altra è totalmente ininfluente, dal momento che la virgola stessa determina la fine di una keyword (o keyphrase) e l’inizio di un’altra.

3) Il titolo

Il titolo è forse la META più importante e che oggi viene ancora fortemente considerata dai motori di ricerca. Il consiglio che possiamo dare è quello di fare sì che il titolo coincida con la keyword più importante di tutta la pagina (non del sito) e che quindi la caratterizzi fortemente e inequivocabilmente. Se si desidera che su una determinata pagina arrivino i navigatori che sono interessati a comprare ‘nani da giardino blu’ e non tutto quello che può essere relativo all’arredamento da giardino e che magari può essere compreso nella pagina, allora bisogna dare come TITLE “nani da giardino blu”. Questa è la garanzia migliore per fare sì che quella pagina possa essere posizionata bene nel caso in cui un searcher (un utente che utilizza un motore di ricerca) abbia cercato con la keyword ‘nani da giardino blu’ o con una keyphrase che contenga quella keyword, per esempio “dove comprare nani a giardino di colore blu’.

Come abbiamo cercato di mostrare, le META non sono certamente più importanti come lo erano dieci anni fa (e anche meno), ma non debbono essere sottovalutate per un buon posizionamento e una buona indicizzazione delle pagine di un sito web.

 

tratto: www.webmasterpoint.org


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